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sabato 27 ottobre 2018

Avvenire: Il mio Gesù (Comincia tu, ora). Il male nel mondo e pure nella Chiesa. Il bene da fare

di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig

Mi torna in mente un sacerdote importante, uno studioso della Parola di Dio. Quando ero ragazzo lo tormentavo, giudicavo la Chiesa, ero polemico. Lui pazientemente mi ascoltava e non rispondeva nulla. Ogni tanto sfilava dalla tasca un po’ delle vecchie lire, a volte mi dava somme consistenti per i poveri. Mi diceva: tu le spendi bene. Cominciavo a capire la sacralità dei soldi. Sapevo che erano di Dio e con questa coscienza volevo amministrarli e rispettarli, perché erano per Lui.

Questo sacerdote mi colpiva per il suo silenzio. Un giorno nelle mie provocazioni avevo toccato il fondo, lui mi guardò e con tenerezza e con forza mi disse: Ernesto, la Chiesa non ha mai impedito a nessuno di diventare santo. Perché non lo diventi tu? Rimasi folgorato da quella frase. Da quel momento non feci più polemiche. Quel prete continuò a essermi amico e a essere generoso verso i poveri e la sua frase non ha mai smesso di farmi compagnia, non mi è più uscita dalla testa. Perché non cominci tu? Così, adesso, quando sento e leggo di tante polemiche nella Chiesa e sulla Chiesa, mi viene una gran pena.

Chi ci impedisce di cominciare noi, ognuno di noi, a essere buono? Chi ci impedisce di fare noi agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi? Dal giorno in cui sono stato investito in pieno da quella frase 'chi ti impedisce di cominciare tu?', ho scelto di stare sempre più con Gesù. Fino a farlo diventare come diceva Madre Teresa: il mio Gesù. Gesù che si fida di noi, che non si spaventa della nostra povertà e delle nostre miserie, Gesù che spera in noi, Gesù che ogni giorno ci fa carezze di cui neanche ci accorgiamo, Gesù lontano dalle polemiche che sono buio, e Lui è luce. Il buio ti accarezza la pancia, forse, ma non dà nessuna serenità al tuo cuore. Gesù, invece, ha il sapore della gioia e della pace.

Gesù non si stanca. Sta alla porta e bussa, discreto, sperando che qualcuno risponda. Non fa polemiche, non giudica nessuno: ama. Dal giorno che don Franco Ardusso mi disse quella frase, ho cominciato ad aprire alla saggezza la mia porta fatta di pregiudizi e polemiche. Il resto lo fa Lui. Il mio Gesù.