«Solo chi ha la gioia può essere un ambasciatore di Cristo» (Hans Urs von Balthasar). Dopo l’Evangelii gaudium e l’Amoris laetitia, la nuova esortazione apostolica ci fa vedere nel Papa un messaggero di lieti annunzi. Gaudete et exsultate: le parole evangeliche da cui è tratto il titolo esprimono certamente i sentimenti profondi del suo cuore. In mezzo alle critiche, aperte o serpeggianti, strumentalizzate o alimentate dai media, di cui è il bersaglio in certi ambienti ecclesiastici, Francesco attesta che la nostra vita non è un’«esistenza per la morte», ma per la vita eterna che è già iniziata. Ed è giusto, quindi, rallegrarsi sempre come comanda l’apostolo. Tutto ciò che è cattivo umore, chiusura, tetraggine, melancolia, sta in diretta contraddizione con la nostra fede ed è dunque semplicemente peccato.
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mercoledì 11 aprile 2018
Jacques Servais, Osservatore Romano: La verità totale del Vangelo
Interessantissimo articolo su "L'Osservatore Romano"